Un americano (jihadista) in Siria

Tra i passaporti ammucchiati nella base di Al Qaeda è spuntato il suo. Amir Farouk Ibrahim, 32 anni, americano. Insieme ai ribelli che combattono in Siria contro Assad c’è anche questo ragazzo della Pennsylvania con passaporto a stelle e strisce attivo, molto probabilmente, con i soldati dello “Stato Islamico di Iraq e del Levante”, gruppo estremista vicino ad Al Qaeda. Il documento è stato trovato a Ras al Ayn (città al confine con la Turchia) in una ex base controllata dal partito islamista. Era insieme ad altri 15 passaporti di stranieri entrati nella “pentola a pressione siriana”: sauditi, iracheni, turchi e tunisini, tutti parte di quella schiera che ha abbandonato il proprio Paese per venire a combattere la guerra santa in Siria.

Amir Faruk Ibrahim, l’americano che combatte a fianco dei ribelli siriani

Se l’identità di Amir Farouk Ibrahim venisse confermata si tratterebbe del terzo americano volato in Medio Oriente per combattere il jihad. Prima di lui Eric Harroun, ex marine che ha confessato di avere agito al fianco di Jabhat al Nusra, i ribelli integralisti che avrebbero tentato di utilizzarlo come portavoce. Ora, dopo essere stato arrestato dall’Fbi, rischia la sedia elettrica. La terza della lista è Nicole Lynn Mansfield, una donna di 33 anni del Michigan, convertitasi all’Islam e trovata morta nel nord ovest della Siria. Tre jihadisti born in the Usa che fanno notizia anche perchè è dagli Stati Uniti che è partita la guerra al terrore senza frontiere costata miliardi di dollari.

Non solo americani. Sono tanti i giovani che, anche in Europa, hanno lasciato la loro casa per combattere una guerra che, come ha confermato il segretario Onu Ban Ki Moon, ha fatto finora 100mila morti. Tra questi ragazzi anche Giuliano Ibrahim Delnevo, il 23 enne di Genova morto nella battaglia di Qusair a fianco dei ribelli per salvare un amico somalo.

E in rete capita sempre più spesso di imbattersi in video che testimoniano l’attivismo degli euro-ribelli. Tra questi filmati (di cui è sempre complicato controllare la veridicità) ne compare uno che immortala la decapitazione di un uomo disarmato: si vedono ragazzi che, mentre armeggiano con un coltellaccio affilato, si scambiano alcune frasi prima in arabo poi in fiammingo. La globalizzazione della guerra è anche questo.

 @elia_milani

2 risposte a “Un americano (jihadista) in Siria

  1. quando il governo siriano mostrerà alle telecamere le persone catturate, alcuni governi dovranno sotterrarsi dalla vergogna…
    shhh.. alquaida è made in usa… non ditelo a nessuno. Uno dei pochi beni prodotti ancora negli stati uniti, e che non è stato delocalizzato per abbattere i costi.

  2. Buonasera. Non stà certamente a me, giudicare la scelta di una persona che, sceglie di cambiare
    religione e unirsi a terroristi islamici, voglio solo precisare che, una persona che, ripudia patria e
    bandiera, non è certamente un esempio da seguire. Sono Italiano e nonostante il periodo che il
    nostro paese stà passando, non mi sognerei mai di tradire il mio paese e il tricolore stesso. La
    globalizzazione mondiale stà minando in maniera irreparabile, il nazionalismo che, dovrebbe e
    sottolineo dovrebbe, mettere le radici in ognuno di noi, dal fatidico momento della ragione. La
    patria, la famiglia e Dio, dovrebbero essere i cruciali punti di riferimento di un buon patriota. Ma
    purtroppo in Italia, tale comportamento è da sempre considerato, essere fascista e spesso si è
    additati come sovversivi. Il povero Giuliano Delnevo è la prova, della poca cultura civica che si
    dovrebbe avere, mi chiedo cosa centrasse con una battaglia combattuta a migliaia di chilometri
    dall’Italia. Scusate ma la scusa dell’amico somalo, non la bevo. Concludo con un consiglio a tutti
    i maestri d’asilo e delle elementari, insegnate ai nostri bambini e futuri Italiani, il vero significato
    di patria e bandiera e tutte le mattine, prima di iniziare le lezioni, alzabandiera e saluto al nostro
    meraviglioso paese. Cordialmente.

    W l’Italia e il tricolore.

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