Quando la spazzatura diventa arte. Una storia da Baghdad

Per le strade di Baghdad lo chiamano l’uomo spazzatura, certo non per fargli un complimento. Ma Akeel Kharif non se l’è mai presa e ha sempre continuato a collezionare tutto quello che la gente buttava. Ogni oggetto gettato dalla finestra o abbandonato sul bordo di una strada (e non sono pochi nella capitale irachena) viene recuperato e trasformato in un pezzo da esposizione.

Nelle strade della madina le sue rivisitazioni in chiave araba dell’arte povera non sono particolarmente apprezzate. Eppure la passione di questo ragazzo iracheno che si ispira a Picasso e Braque, e che fa di lui una specie di “Pistoletto babilonese”, non sono passate inosservate. Il Ministro dell’Ambiente iracheno ha deciso di premiare lo slancio creativo di Akeel sponsorizzando un’esposizione e promettendogli un posto al ministero.

Akeel il lavoro lo sta ancora aspettando. E intanto continua a creare dai rifiuti. Il suo ultimo progetto è quello di un monumento di spazzatura da posizionare al centro di una piazza della sua città.

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