Che sei arrivato a Molenbeek, lo capisci dalle barbe sempre più lunghe dei ragazzi poco più che ventenni che camminano con le loro jallabie marroni o bianche uno a fianco all’altro. “Sono un giornalista italiano…”, faccio a uno di loro. “E quindi?”, mi risponde il ragazzo con un tono di sfida prima di squadrarmi da capo a piedi, sputare per terra e andarsene. Benvenuti nel quartiere di Bruxelles diventato il nascondiglio dei terroristi islamici. Molenbeek, Bruxelles (Getty Images) “Non è vero nulla di quello che si dice, qui il quartiere è tranquillo”, mi racconta un signore turco appena uscito dalla… Continua a leggere
Archivio mensile:Marzo 2016
In fuga dalla guerra con una Play Station sotto braccio: una storia dalla Libia
Viaggio al confine tra Macedonia e Grecia, il fronte più caldo del sud Europa
“Fa freddo, ma almeno non piove”. Quindici giorni fa la più grande preoccupazione di Hussein Alì era legata al clima. Questo ragazzo alto e con gli occhi sorridenti – afghano sciita di Kunduz – camminava tranquillo insieme a due amici tra le tende del campo profughi di Gevgelija, in Macedonia. Il muro di filo spinato a Idomeni, al confine tra Macedonia e Grecia (Ansa) “Nella mia città i talebani e l’Isis vogliono tagliare la testa a noi sciiti”, raccontava subito dopo aver attraversato il confine. Nelle sue parole la preoccupazione per la sua famiglia rimasta a Kunduz, nei suoi… Continua a leggere