Whatsapp, Gps, Facebook e Viber: la “smart fuga” di un gruppo di giovani siriani

Mohammed avverte via whatsapp i suoi amici rimasti in Grecia. Yazad si cuce il passaporto addosso per non rischiare di perderlo durante la lunga camminata. Moammar e Anas controllano continuamente la posizione del confine con il loro gps. Intanto Ammar apre il Corano e inizia a pregare. Per questi giovani siriani fuggiti da Damasco a inizio settembre il sogno è sempre più vicino. In 10 giorni hanno attraversato Turchia, Grecia, Macedonia e Serbia: a piedi, in gommone o a bordo di pullman affollati dove è difficile anche solo respirare. Ora si stanno preparando per entrare in Europa. Con i loro smartphone… Continua a leggere